3 consigli per una campagna di equity crowdfunding di successo

Negli ultimi anni, anche in Italia, il crowdfunding è diventato un fenomeno sempre più diffuso per realizzare progetti e finanziare startup.

È noto infatti quanto spesso sia difficile reperire gli investimenti necessari per finanziare la crescita di una startup. Per questo motivo un numero sempre maggiore di innovatori e imprenditori si affidano a “investimenti dal basso”, cioè della folla, affiancandoli anche a modalità più tradizionali come business angels o fondi di venture capital. Infatti, il termine crowdfunding deriva dall’unione di due termini: crowd, che significa “folla” e  funding, che significa “finanziamento”. 

 

Oggi, in Italia ci sono sempre più startup che scelgono questa modalità per sostenere la loro crescita, raccogliendo capitali anche a 7 cifre. Nel 2020, anno in cui la pandemia ha generato profonde trasformazioni economico-sociali, il crowdfunding si è dimostrato uno strumento efficace, registrando un tasso di crescita più alto dell’anno precedente: gli investimenti sono cresciuti del 75%. Basti pensare che fino al 2020 sono stati raccolti in Italia, attraverso il crowdfunding, circa 780 milioni di euro mentre, nel 2020, è stata raggiunta la quota 340 milioni di euro. 

 

Le campagne di equity crowdfunding prevedono un finanziamento erogato sotto forma di capitale di rischio, con gli investitori che ottengono in cambio delle quote di partecipazione nella società, con tanto di conseguenti diritti di tipo patrimoniale e amministrativo. Procedendo per step, le fasi da percorrere saranno le seguenti:

 

  1. Pianificazione della campagna: è un momento tanto delicato quanto decisivo, in cui non c’è spazio per l’improvvisazione. Per presentare un progetto solido e maturo, è necessario preparare tutte le informazioni e le documentazioni utili agli investitori. 
  2. Strutturazione della campagna di comunicazione: fase non meno rilevante, è il biglietto da visita del progetto. Per essere efficace, prevede l’allocazione di una parte di risorse economiche. Fondamentale l’attivazione di una solida rete di networking che incorpori professionisti del settore, incontri ed eventi per promuovere il fundraising ed avere accesso ad ulteriori fonti di finanziamento. L’aspetto chiave è convincere gli investitori a credere nel progetto. 
  3. Coinvolgere gli investitori e la community: un errore da non sottovalutare è trascurare la community, interrompendo la comunicazione una volta raggiunto l’obiettivo. E’ importante, infatti, curare la rendicontazione del progetto in tutti i suoi aspetti. Per questo le piattaforme di crowdfunding spesso forniscono strumenti che consentono di tenere aggiornati i propri sostenitori, informando e ringraziando loro per i traguardi raggiunti. Diversamente, si corre il rischio di perdere l’interesse della “crowd” e di non essere più in grado di attirare nuovi supporters. Mantenere aggiornati gli investitori, aggiornandoli sui progressi e i prossimi obiettivi, darà continuità e sicurezza al progetto.  

 

Un esempio virtuoso di supporto per le startup durante il processo di raccolta di capitali e di strutturazione e gestione efficace delle campagne di crowdfunding è dato dalla partnership tra Cariplo Factory e BacktoWork, quest’ultima la principale piattaforma di equity crowdfunding in Italia. Il ruolo di Cariplo Factory è quello di advisor: mette a disposizione delle startup il proprio know how per l’organizzazione del business plan e la value proposition, sostenendole nella fase pre-campagna attraverso servizi che spaziano dalla consulenza legale al marketing. 

 

È ancora diffusa l’idea che il crowdfunding sia una veloce scappatoia per raccogliere finanziamenti, ma la realtà ci dimostra che non è così! Per realizzare un progetto, che i sostenitori possano percepire come un servizio prezioso, è necessario molto impegno. Il successo non è mai garantito e, poiché le campagne di crowdfunding sono sempre più diffuse, i sostenitori – la crowd –  sono sempre più attenti ed esigenti nei confronti dei progetti che supportano.

 

Evan Varsamis, CEO di Gadget Flow, ha pubblicato un articolo su Forbes in cui dispensa consigli per creare un’ottima campagna di comunicazione per sostenere un’iniziativa di crowdfunding:

 

  1. Fare ricerca di prodotto prima del lancio: prima di iniziare una campagna di lancio di crowdfunding è bene comprendere se il prodotto che andremo a promuovere è richiesto dal mercato e, in tal caso, quali possono essere i fattori chiave che lo renderanno unico e riconoscibile. 
  2. Usufruire delle Facebook ads: è importante collocare un budget per le ads del pre-lancio della campagna e promuoverne la landing page in cui si esorta gli interessati ad iscriversi per rimanere aggiornati sul lancio. Così facendo non solo si otterrà più visibilità della propria iniziativa di crowdfunding ma si avrà già un audience solida di interessati.
  3. Considerare di rivolgersi ad un’agenzia: questa potrà aiutarci nella fase di pre-lancio e di impostazione della campagna. Per far ciò è importante quindi valutare un eventuale budget da collocare.
  4. Focalizzarsi sulla campagna di comunicazione: nessun prodotto attirerà l’attenzione senza una campagna di comunicazione accattivante. Questa potrà contenere, ad esempio, un video in cui si racconterà il what, how e why del prodotto: quali sono le sue caratteristiche distintive, in cosa consiste la sua utilità e qual è il concept della sua storia. 
  5. Identificare gli ambassador della nostra campagna: i followers più interessati al prodotto saranno anche quelli che ne parleranno meglio, incentivando la word-of-mouth, che rimane il metodo pubblicitario più efficace. Sarà decisivo allora raggiungerli personalmente e chiedere loro feedback sulla campagna, per creare credibilità e brand awareness. 
  6. Fare networking nel settore di appartenenza: partecipare a forum e discussioni nello stesso ambito ci darà visibilità, oltre che brand awareness. 
  7. Progettare un piano post-crowdfunding: essere presenti e attivi anche dopo la campagna di lancio è uno step decisivo per non deludere le aspettative promesse.